L’arte polimaterica di Sonia Vecchio
Sonia Vecchio in arte (So.Ve)
Artista e curatrice di Mostre
Dopo aver conseguito gli studi in Fashion Design presso il Marangoni Fashion School di Milano, si trasferisce a Roma dove vive e lavora nell’ambito dell’abbigliamento e dell’arte.
Ha sempre amato dipingere e dopo un periodo di acerba pittura figurativa approda a una ricerca più personale e matura di pittura polimaterica.
La sua formazione legata, dunque al mondo della moda, incide nelle sue raffinate scelte cromatiche, nelle texture innovative alla continua ricerca e costante sperimentazione tra il colore e la materia, tra la forma e il volume.
Gli elementi più disparati di uso comune vengono uniti al colore sulla tela in una nuova e amplificata possibilità espressiva, non più pittura o scultura ma un nuovo mezzo di espressione artistica.
Le sue opere dalle cromie metalliche a volte interattive, assumono una solidità tridimensionale, volumetrica che crea una sinergia che coinvolge lo spettatore a toccare gli assemblage in un’esperienza di tipo tattile oltre che visiva e cinetica.
L’osservatore diventa attivo interprete dell’opera stessa in una percezione soggettiva. (Progetto “Touch!”)
E’ da un Universo immaginario, luogo della fantasia e dell’irreale, che trae maggiormente la sua ispirazione dove protagonista assoluta è sempre e comunque la materia, in una crescente esigenza concettuale e simbolica.
Espone costantemente a Roma in varie Gallerie ma ha esposto sia nel panorama artistico italiano (Installazione (progetto Plexus International) Macro ASILO- Museo D’Arte Contemporanea Roma, Museo MIIT Torino, Museo della Città di Rimini, Maschio Angioino e Castel dell’Ovo Napoli, Palermo in occasione di “Manifesta Palermo Capitale della Cultura 2018”, Viareggio, Rende) che internazionale (New York, Barcellona, Parigi, Istanbul).
Le sue opere sono presenti in diversi cataloghi, in un articolo della rivista Italia Arte e sul N.1-ART WOMEN del Magazine “The 7th Continent-Art” presentata a Los Angeles.
Questa grande passione per l’arte la porta a organizzare e curare eventi e mostre in un modo che Sonia ama spesso definire “diverso”, da artista per gli artisti. Si relaziona adoperandosi per una crescita artistica comune e reciproca degli artisti, creando contatti e connessioni di visibilità e condivisione.
Il critico d’arte Ugo Bongarzoni
Sonia Vecchio (So.Ve) compone masse planetarie e spazi infiniti popolati da galassie, supernove, asteroidi e lo fa cercando quasi sempre una terza dimensione materiale.
Concede, inoltre, al fruitore l’illusione di poter accedere a tale dinamica consentendogli di toccare e creare movimento nei corpi celesti che rappresenta, in un invito, per chi osserva, ad essere, insieme, Deus ex machina e motore cosmico, principio del complicato processo di causa-effetto che domina la dinamica dell’universo.
D’altro canto i corpi e le superficie che rappresenta sono, seppur regolari, oscuri ed inquietanti nei colori scelti, nonché scabri al tatto, alla stregua della pietra viva o della terra, come a riportare, invece, il fruitore ad una dimensione più personale e umana, a contatto con la materia e l’infinitamente piccolo.
Prediligendo l’uso della figura sferica, che suggerisce ciclicità, regolarità assoluta, perfezione, sembra anche alludere sia alla forma che i fluidi ed i solidi composti da solidi di dimensioni minori, sottoposti ad accelerazioni o a riposo, assumono in fisica, seguendo il principio della minima energia potenziale, sia alla natura femminile, conferendo allo spazio il ruolo di “grembo” del genere umano.
Per questa sua caratteristica, l’arte di Sonia riesce a coniugare titanica dimensione e meccanica del cosmo con un elemento più umano, virtualmente infinito e di natura divina, quello della “maternità”.
Valentina Roma fashion blogger del magazine impossible-news.com
Riccardo Giorgi grafica
redazione.impossiblenews@gmail.com
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