Il critico d’Arte Ugo Bongarzoni al Magical Christmas Art & Party


Magical Christmas Art&Party

VERNISSAGE PARTY SABATO 15 DICEMBRE

Nella magica cornice di Roma a due passi dal Colosseo

sabato 15 dicembre ore 18:30 si è inaugurata la mostra di fine anno, una meravigliosa esposizione di  oltre 30 opere che ci raccontano le diverse  personalità e tecniche stili di 26 artisti emergenti.

Presso la allery NVMEN sita in Via Capo d’Africa n°9,  la manifestazione ha preso spessore, con una serie di spettacoli, una Performance Art di Body  Painting  live, su una modella dell’artista Monica Argentino , lasciando  di stucco  tutti i presenti. Durante il vernissage si è potuto degustare  squisiti aperitivi  per brindare  l’inizio di una collettiva d’Arte e l’avvicinarsi del  Natale.

Evento organizzato a cura di HerArtGallery (associazione culturale) direzione artistica Claudio Alicandri e Nancy Chieppa

in collaborazione con la curatrice Sonia Vecchio _So.Ve_Art Critic Ugo Bongarzoni  è riuscito a valorizzare ogni opera d’Arte con critiche costruttive e personali presentando la tematica della rassegna con una lettura.

COMMENTO DI UGO BONGANZONI

Ad oggi, se penso all’arte classica, moderna e contemporanea, penso a come i media abbiano allontanato l’essere umano dal prodotto dall’atto creativo, forse, ed a causa di questo, dopo la consacrazione dell’arte concettuale, l’opera d’arte, come oggetto, è stata sempre più snobbata e disattesa, dagli accademici, dai critici, dai fruitori, ed, in ultima analisi, dagli artisti.

Prima di questo si voleva vedere l’opera, toccarla, entrarvi, nel caso, per esempio, di un’architettura.

Oggi basta scaricarne l’immagine virtuale, magari rielaborata, e neanche gratuita.

Si paga un biglietto decisamente elevato per mostre di pittura virtuali, e non si desidera più di fruire in prima persona il prodotto del processo di creazione artistica, figuriamoci poi immaginarsi di possederne uno.

Da ciò nasce anche un’ incompetenza tecnica da parte degli artisti, o meglio, una competenza “minus” in altri media.

Con una semplice applicazione anche un bambino di 3 anni, che non sa nulla di arte o di tecnica artistica, muovendo il ditino su un touch screen può creare qualcosa di personale, originale, coloratissimo, autentico e privo di significato.

Un qualcosa che, invece, ne acquista nel momento in cui gli stessi artisti professionisti, quando sono forzati a parlare del loro processo di creazione tirano in ballo l’inconscio, lo Spirito Santo, la Madonna e tutto l’empireo dei beati.

Dagli artisti classici e moderni a noi noti, spesso, abbiamo ereditato, invece, il protagonismo e l’alterigia.

Pensiamo di dover essere presuntuosi come Picasso, violenti ed aggressivi come Caravaggio, avari, misantropi, irascibili come Michelangelo, per poter essere come costoro, dimenticandoci che questi artisti avevano sublimato i loro difetti nell’arte, mettendoli al loro servizio, prima che nei rapporti sociali.

Dimentichiamo la partecipazione, la fratellanza, la benevolenza e la liberalità nei confronti degli altri artisti.

La vita dell’artista contemporaneo, come anche quella professionale dell’essere umano in genere, pur difficile e colma di ostacoli, non deve essere una gara, mi si perdoni la parola sgradevole, ad essere più “stronzi” degli altri .

Abbiamo la colpa di aver fatto dell’ insulto una virtù, dimenticandoci che tutto ciò che diamo all’arte ed agli altri, in piccola parte, se non in grande, spesso ci ritorna indietro, se non altro come soddisfazione personale e ci rende migliori.

 

Avvicinandosi il tempo del Natale non possiamo che riflettere su questo aspetto e valutarlo attentamente per il nostro futuro professionale.

 

Molti di noi si chiedono, come da sempre ogni essere umano, “Perché siamo qui?” “ Come siamo qui?” “ Dove saremo in futuro ?” Molti artisti presenti in questo evento, come Airin Col, Antonella Laganà, Sonia Vecchio So.Ve e Florence Cerruti esprimono queste domande, attraverso le loro opere, indagando il microcosmo interiore, la geografia planetaria, rivolgendosi, poi, verso un macrocosmo lontano e, ai nostri occhi, infinito ed enigmatico.

Altri, invece,come Valentina Lo Faro, Paolo Pozzetti, Giusy Rizzi, Claudio Alicandri, Daniele Di Giuseppe, Monica Argentino, e Angelica Flores esprimono questi interrogativi esprimendo, con tecniche, media ed abilità diverse, il mistero affascinante dell’universo femminile, a volte con una vera e propria ossessione, come a cercare in esso l’ archetipo chiarificatore e benigno della nostra esistenza.

Tamara Pierbattisti e Giovanni Giordano affrontano dimensioni architettoniche cittadine notturne e diurne, che, per Loredana Giannotti, sono anche di ricerca quotidiana. Mentre nella dualità, mitologica, biologica e cosmica e nel tentativo di relazione con “l’altro”, trovano ispirazione Donatella Attura, Angela Balsamo e Dario Calì.

Affidano la loro riflessione a personaggi dello spettacolo e della pop art dell’universo DC Cristina Castellani e Valentina Roma mentre SC-ART e Filomena Begert Vezza lo fanno ispirandosi a fauna ed a fenomeni metereologici.

Claudio Giuli alla necessità di comunicare che, ad oggi, ci ha condotto, attraverso i moderni media, ad estraniarci fisicamente l’uno dall’altro.

Giovanni Ingrassia, invece, lo fa usando una religiosa dualità luce–ombra colma di speranza.

Paola Iotti e Michele Riefolo chiudono il cerchio cercando di ricollegare l’infinità cosmica all’essere umano.

Ugo Bongarzoni  ha consegnato a tutti  gli artisti in mostra degli attestati di partecipazione

   

  

 

INAUGURAZIONE GALLERY NVMEN ART E PARTY

Guarda le foto >

orari Mostra dal 15al 31 dicembre dalle 10 alle 19 30 orario continuato
chiusura 24/ 25/26/ dicembre

ingresso libero

Valentina Roma fashion blogger del magazine impossible-news.com

Riccardo Giorgi  il fotografo

redazione.impossiblenews@gmail.com

 

 


Commenti (2)

  1. Antonella Lagana'

    Sono felice di avere partecipato a questa bella mostra,perche’ finalmente qui la pittura vive,partecipa ,da’e riceve da un pubblico vero.
    L’ARTE infatti non deve ibernarsi in aride esposizioni che si concludono in una inaugurazione fra addetti ai lavori.
    Grazie anche al sensibile e colto critico Ugo Bongarzoni ,che si differenzia dai banali edulcorati critici imperanti,che …non dicono in realta’…niente.
    La pittura deve illuminare i nostri giovani e stimolarli a raggiungere un mondo piu’bello.

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