Le sofisticate Geishe di Sabrina Golin


 

Sabrina Golin vista da Massimo Basile

Pittrice poliedrica nata  nel 1970 a Johannesburg  in Sud Africa da genitori italiani dove frequenta tutte le scuole e il liceo artistico, ora vive a Malo, Vicenza sua località di residenza. Si è sempre distinta per la sua straordinaria creatività ed è molto affascinata dal mondo artistico e dal design d’interni. Anchorage Art considera l’arte di Sabrina Golin, un investimento promettente per il futuro. Nel 1996 ha iniziato a dipingere, nel 2010 ha scoperto e sperimentato varie tecniche, diventando un artista professionista con colori vitrea su vetro, acciaio e plexiglas. Si distingue per una tecnica unica Sabrina crea le sue opere d’arte con ispirazione artistica,  inizia una nuova opera d’arte molto precisa e presta attenzione a tutti i dettagli. La sua passione viene trasmessa in tutte le sue creazioni, dipingendo un vaso di cristallo o qualsiasi altra superficie che possa regalare emozioni intrappolate in forme di vita, da scenari onirici della sua anima. La sua arte è  intimamente parte dei suoi ricordi, la passione e le emozioni che esprime, la rendono un’artista oltre i tempi. Ha una padronanza tecnica rara e un senso artistico maturo che caratterizza la sua opera d’arte.

 

Sabrina Golin rivela felici intuizioni pittoriche e crea descrizioni armoniose nelle loro sfumature. Il privilegio dell’artista è quello di possedere la capacità di dare vita a oggetti, provenienti da scene floreali e conferisce virtù a mescolanze felici apposte a segni di saggezza.
Sabrina ha partecipato a molte importanti mostre in Italia e in Europa confermando il suo successo in importanti città come Londra, Parigi, Madrid, Vienna e Milano che la rendono famosa in tutto il mondo. Le opere d’arte di Sabrina sono state esposte accanto a grandi nomi della storia dell’arte contemporanea (Dalì, Warhol, Rodin, Picasso, Chagall). L’artista “gioca” l’arte con estrema naturalezza e non importa se la superficie è tela, vetro o cristallo. Le opere d’arte sono esaltate dalle linee che Sabrina tocca con grazia e fermezza. La stessa grazia e fermezza che traspare anche nel suo lato umano. Lascia che ti piaccia la sua straordinaria arte; le parole non bastano per spiegare l’arte impeccabile di Sabrina Golin.

 

Artista dinamica e intraprendente, innamorata della Bellezza e della Natura.

Sabrina Golin vista da Etta Scotti

Sabrina è una donna sensibile, generosa, comunicativa, dotata di curiosità culturale, appassionata e determinata.
Ogni sua opera è arricchita da perline di pasta vitrea il cui uso implica moltissime ore di lavoro raggiungendo un raffinato effetto estetico. Ha al suo attivo diverse mostre sia collettive che personali.
Dal 2014 fa parte degli artisti permanenti della fondazione Mazzoleni di Bergamo.
Dal 14 al 28 ottobre 2017 espone alla Qu.Bi Gallery di Vicenza una ventina di opere dal titolo “Dangerous Beauty”.
Ci propone ritratti di animali, di geishe, di star del cinema.
La Storia dell’arte da sempre è ricca di opere che raffigurano gli animali la cui rappresentazione è legata alle epoche storiche, dalla preistoria all’epoca contemporanea. Per essere più vicini a noi come non citare i buoi, le capre, i cavalli di Picasso, le scimmie di Frida Kahlo, le ferocità di Rousseau e Ligabue, gli animali fiabeschi di Chagall e i gatti di Novella Parigini.
Sabrina scava psicologicamente sulla maestosità, la fierezza, il mistero, la bellezza, la pericolosità di questi esseri perfetti. I suoi animali suscitano piacere estetico ma anche una profonda nostalgia e rimpianto per essere rari e sempre più in estinzione se non protetti.
La pittrice li accosta alla femminilità delle geishe, anch’esse in estinzione ma ancora presenti nell’inconscio maschile,
La geisha nella storia del Giappone è l’incarnazione delle più positive caratteristiche femminili. Dopo un lungo tirocinio erano richieste dall’aristocrazia per intrattenere gli ospiti in relazioni culturali e artistiche cioè esse sapevano dipingere, cantare, danzare, suonare strumenti tradizionali e conversare in ambito culturale. Erano assolutamente escluse dalle loro funzione prestazioni di piacere materiale. Bellezze pericolose dunque ma non certo per l’uomo civile ed emancipato.
I ritratti di divi hanno un impatto visivo immediato che richiamo aspetti della “Pop art” arte volta a fissare fuori della storia e al di là del giudizio di valore ciò che il mondo mediatico impone e ci fa assimilare senza riflessione critica, fino all’ossessione.
Questa tendenza degli anni 60’ fino ai primi dell’80’ continua a vivere negli autori della “neo pop” che però tendono ad uscire dai simboli mediatici per abbracciare tematiche più globali. Nei quadri di Sabrina la scelta dei temi sembra seguire questa evoluzione: ad esempio la rappresentazione insistente del mondo dei felini che ci coinvolge per l’aggressiva bellezza ma ci fa anche riflettere.

Sabrina Golin vista da Maria Lucia Feragutt

Sabrina Golin
A dar forza alla voce del Sudafrica, Paese in cui è nata, Sabrina Golin sceglie le icone più autentiche
che appartengono all’immaginario collettivo di quella terra. Infatti, il dipingere animali, forse l’aspetto più
evocativo del Paese, diventa pari a una dichiarazione di appartenenza.
Le emozioni, i pensieri, il desiderio di tornare per mal d’Africa balzano nelle opere simili a una ricerca che
dichiara apertamente la bellezza della natura. I felini, con la loro regalità, nei dipinti di Golin risvegliano
un sogno di libertà, l’idea dei grandi e selvaggi spazi della savana africana.
A questi luoghi appartiene la coppia di leoni, il ghepardo dal passo felpato, la coppia di zebre, la tigre
pronta ad aggredire e quella che si abbevera.
Nei dipinti gli animali frontali e di profilo appaiono imperiali sullo sfondo nero e luminoso del plexiglas
che li pone in risalto: muta il ritmo della macchia nera della pelliccia del leopardo, diventa alta livrea di
nero lussuoso in quella della tigre, appare optical art nelle strisce che ritmano il nero con il bianco nella
zebra degli altopiani sudafricani.
Golia insegue la luce e la trasparenza del plexiglas nero che alimenta appoggiando sopra alla figura
miriadi di perle minuscole, fissate ad aumentare brillantezza, un minimo spessore, quasi una vitale
luminosità dell’opera. Dialogano con il chiarore del giorno e con la luce artificiale anche nei dipinti
dedicati alle figure femminili: le vestono nel cromatismo della pittura. L’icona di Marilyn Monroe in abiti
bianchi e alcune geishe nei colorati e sontuosi costumi giapponesi vivono di perle e con queste, di
maggior grazia

Sabrina Golin vista da Dorian Curriel

Ho visto poche persone districarsi tra materie, intarsi e colori come Sabrina Golin.
Artista che fa danzare l’arte con estrema naturalezza e senza preoccupazione alcuna se, la superficie
dove posa il suo estro, sia una tela, del vetro o del cristallo. È la musica ciò che conta, perché i passi
te li detta l’anima.
Mirabili i suoi felini che sono un richiamo all’universo ancestrale della femminilità, all’affermazione
dell’essere donna. Questa è arte che ruggisce.
E poi i cristalli esaltati dalle linee che Sabrina detta con grazia e fermezza. La stessa grazia e fermezza
che traspare anche nel suo lato umano.
Ma ora vi lascio godere della sua straordinaria arte. Le parole non sono adatte a riempire l’occhio e io
mi sono dilungato pure troppo!

Sabrina Golin vista da Alessandra Salvagno

Rompere le barriere mentali verso il colore della saggezza. Com’è possibile parlare di arte, se non si è in
grado di andare oltre ad un fitto muro di nebbia? È possibile dar vita agli oggetti usando l’immaginazione
e questo è semplicemente il potere dell’arte.
Tutto quello che fai può essere unico e straordinariamente prezioso; devi solo vivere con passione,
lavorare sodo ed esprimere ciò in cui credi senza paura, ricordando che la felicità, la soddisfazione, il
rispetto, non sono semplici illusioni, ma sono solamente il risultato di tutto ciò che proviene dal tuo cuore.
Benvenuti nel mondo di Sabrina Golin.

Sabrina Golin vista da (cit. Vitaliano Campione)

“Espressiva ed intensa nella realizzazione delle sue creature, sognatrice fantasiosa nella libera
spontaneità dell’estrinsecazioni artistiche, Sabrina Golin è un’artista piena di fermenti interiori. Esplica
la sua forte emotività nella pittura su qualsiasi superficie con descrizioni cinetiche nell’uso del tratto e
del colore.”

Valentina Roma fashion blogger del magazine impossible-news.com

Riccardo Giorgi  grafica

redazione.impossiblenews@gmail.com


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